Rapporto Management degli spazi e edifici vuoti – rivista degli Architetti di Trentino 2019
Piattaforme e network per la riattivazione delle aree montane
di Ulrich Höllrigl e André Mallossek
Le aree interne -soprattutto quelle montane- richiedono oggi strategie innovative per un equilibrato sviluppo delle proprie potenzialità e per il mantenimento sostenibile delle proprie dinamiche vitali sempre più intaccate da logiche di sviluppo estranee alla natura dei luoghi.
La sottile ma sempre più chiara inversione di rotta che sembra registrarsi in tal senso -orientata tra l’altro da strumenti di tutela e nuove tendenze nel turismo e nei modi di vivere la montagna- fa ben sperare rispetto alla possibilità di radicamento di tali strategie.
In questo contesto, in Alto Adige è nata la “Piattaforma per il rurale” con l’obiettivo di mantenere vive e salvaguardare la qualità della vita delle zone rurali che accolgono oltre la metà della popolazione sudtirolese in qualità di sede di lavoro e di attività economiche ma anche di spazio vitale e luogo di svago e promuovere un utilizzo intelligente dei terreni e dei beni immobili dismessi in un contesto che vede sempre meno suoli liberi disponibili e che quindi richiederà sempre di più indirizzi a “consumo di suolo zero” che tuttavia non impediscano lo sviluppo economico di tali zone.
La Piattaforma è nata come associazione d’interesse nell’autunno del 2013 da una cooperazione tra Unione Agricoltori e Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano e fondata come associazione nel aprile 2017, gli altri membri sono la Provincia autonoma di Bolzano-Südtirol, la Camera di Commercio di Bolzano, l’Associazione Provinciale Artigiani, Assoimprenditori Alto Adige, Unione albergatori e pubblici esercenti, l’Associazione liberi professionisti Alto Adige e la Federazione Raiffeisen Alto Adige. I nuovi membri dal 2018 sono il Katholischer Verband der Werktätigen (KVW-ACLI), il Südtiroler Jugendring e l’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige. Ultimamente si è anche aggiunto l’Ordine degli Architetti di Bolzano.
L’intento è quello di promuovere il networking e la collaborazione con organizzazioni estere, soprattutto dell’arco alpino e naturalmente anche con altri partner sudtirolesi.
Progetto pilota “Management degli spazi ed edifici vuoti”
Dall’estate 2017 come sperimentazione concreta delle potenzialità di questi temi è stato attivato il progetto pilota “Management degli spazi ed edifici vuoti”.
Il progetto pilota è iniziato in tre comuni: Chiusa/Klausen, San Leonardo in Passiria/St. Leonhard im Passeier e Termeno/Tramin.
In primo luogo, gli spazi vuoti per il progetto pilota sono stati definiti in coordinamento con il dipartimento provinciale competente e il consorzio dei comuni ed è stata richiesta una registrazione a livello provinciale per poterli utilizzare in futuro da altre autorità locali. Il primo passo è stata l’effettiva indagine sulla percentuale degli spazi/edifici vuoti.
Alla fine dell’anno 2017 sono state aggiunti i comuni di Trodena/Truden e Caldaro/Kaltern.
Le fasi di lavoro e i risultati raggiunti
- Registrazione dello stato attuale: registrazione degli spazi ed edifici vuoti/capacità immobiliari e di altri fattori rilevanti da parte del comune stesso sulla base di definizioni e procedure concordate e applicabili a livello provinciale.
- Sensibilizzazione: serate informative come stimolo per il processo di coinvolgimento della popolazione e di determinazione dei bisogni per il rispettivo sviluppo interno.
- Digitalizzazione: coordinamento con la Provincia Autonoma di Bolzano-Südtirol e il consorzio dei comuni per quanto riguarda il software GIS uniforme e il suo ulteriore sviluppo per la gestione degli spazi ed edifici vuoti.
- Consultazioni iniziali: organizzazione di una “giornata di sviluppo interno” con consulenze iniziali gratuite per le persone interessate nella comunità da parte di architetti (ristrutturazioni) e KVW/ACLI Arche (edilizia residenziale sovvenzionata, accessibilità) o altri esperti; esposizione simultanea della gestione degli spazi ed edifici vuoti con i migliori esempi dell’Alto Adige/Südtirol.
La fase attuativa è attualmente in fase di programmazione.
Risultati finora ottenuti:
- definizione di criteri per la classificazione degli edifici e spazi vuoti a livello provinciale e in collaborazione con l’ufficio provinciale competente;
- rappresentazione grafica degli spazi ed edifici vuoti su scala provinciale in collaborazione con la provincia e il consorzio dei comuni;
- elaborazione di indagini complessive su comunità pilota presentate in occasione della conferenza annuale nel cui contesto è stata proposta una mostra sulla gestione degli spazi ed edifici vuoti nelle cinque comunità pilota;
- sperimentazione e promozione della “Giornata dello sviluppo interno” con consulenze iniziali gratuite per le persone interessate nei comuni.
Prospettive
Secondo la nuova legge urbanistica provinciale “Territorio e Paesaggio” che è stata approvata il 10 luglio 2018 e che entrerà in vigore il 1° gennaio 2020, tutti i comuni dell’Alto Adige/Südtirol dovranno “individuare, attraverso la pianificazione comunale, all’interno dell’area urbanizzata la capacità edificatoria residua, ovvero le aree ancora edificabili e il patrimonio edilizio pubblico e privato non utilizzato o sottoutilizzato idoneo al recupero o al riuso” [Articolo 17 (6) b].
Per questo la gestione degli edifici e spazi vuoti diventerà un tema di sicuro rilievo, se non altro per soddisfare un obbligo normativo, è la ricerca di una metodologia condivisa sarà prossimamente estensibile anche ad altri comuni dell’Alto Adige/Südtirol.
In accordo con l’amministrazione provinciale competente e il consorzio dei comuni sono utilizzati degli standard prestabiliti che saranno applicati e sviluppati uniformemente anche nel settore del software. Una formazione dei tecnici dei comuni in questo settore deve essere definita e realizzata.
Saranno inoltre analizzati i finanziamenti in modo più dettagliato e elaborate proposte adeguate.
Nel 2019 seguiranno altre giornate sullo sviluppo interno con consultazioni iniziali gratuite per le persone interessate.
Fonte: Trimestrale di informazione dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Trento, www.a-architettitrento.it 01/2019