CONVEGNO ANNUALE 2024

OPPORTUNITÀ PER L’ECONOMIA NELLE AREE RURALI

 

Strategie di soluzione olistiche in tempi di carenza di manodopera

Giovedì, 30 maggio 2024

Ore 9:00 – 13:00

Sala polifunzionale di Tesimo (Casa Comunale 78, 39010 Tesimo)

 

La carenza di manodopera ci colpisce duramente, ma l’area rurale si trova davanti a una grande opportunità! Ora conta ogni passo verso un’equilibrio tra lavoro e vita privata e verso un’economia locale fiorente. Sono richieste soluzioni provate e nuove idee, sostenute congiuntamente da economia, società e politica. Quali opportunità e sfide ci attendono? Come possiamo affrontarle insieme? È il momento di agire in modo sostenibile per rendere le aree rurali pronte per il futuro. Facciamo ora questo percorso insieme!

Il programma segue tra poco.

Iscrizioni entro lunedì, 27 maggio 2024 > ISCRIVETEVI QUI.

FORMAZIONI ONLINE: RISTRUTTURARE IN MODO INNOVATIVO E SOSTENIBILE

Offriamo quattro formazioni online gratuite per professionisti nel campo dell’architettura, dell’artigianato e dell’industria edile:

  • MODULO 1 – MATERIALI SOSTENIBILI – 08/05/2024 ore 14:00-17:00
  • MODULO 2 – ANALISI CICLO DI VITA DI MATERIALI SOSTENIBILI – 22/05/2024 ore 14:00-17:00
  • MODULO 3 – COOPERAZIONE INTERDISCIPLINARE – 04/06/2024 ore 14:00-17:00
  • MODULO 4 – SOVVENZIONI PER RISTRUTTURAZIONI – 19/06/2024 ore 14:00-17:00

Il programma in detaglio lo trovate QUI.

Per iscrivervi seguite QUESTO LINK entro il 3 maggio 2024.

WEBINARIO STATO SFITTI del 27 marzo 2024

Il webinar sulla gestione degli spazi vuoti, che si è tenuto il 27 marzo 2024, ha offerto una visione completa delle sfide e delle soluzioni nel trattare gli immobili sfitti. Il consumo di suolo è leggermente aumentato in Alto Adige negli ultimi anni. Per contrastare questo fenomeno e mantenere vivaci i luoghi, l’attenzione di questo webinario è stata focalizzata sulla rilevazione degli spazi vuoti e sulla loro gestione.

Sono state presentate le linee guida provinciali per la rilevazione degli spazi vuoti e spiegato dal  Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano come i dati devono essere inseriti nel software Goffice da parte dei comuni. Successivamente, si è approfondita la gestione degli spazi vuoti, come chiave per la riattivazione degli stessi. A questo proposito, si è fatto riferimento alla guida “Leerstand mit Aussicht” dell’Università tecinica di Vienna, che si concentra soprattutto sul ruolo degli addetti alla gestione degli spazi vuoti e presenta esempi positivi di una gestione attiva degli stessi. Inoltre, hanno preso la parola anche due praticanti del settore della gestione degli spazi vuoti in Alto Adige.

Si è inoltre fatto riferimento alla “Guida per le sovvenzioni per la ristrutturazione Shelter” della Piattaforma per il rurale, che offre una panoramica completa sulle varie possibilità di finanziamento nel campo della ristrutturazione per privati, aziende e comuni, e alla nuova edizione della “Consulenza per la ristrutturazione” della Piattaforma per il rurale: in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e la Fondazione Cassa di Risparmio, vengono offerte una consulenza con sopralluogo, una prima stima dei costi e le possibilità di finanziamento, oltre a considerazioni concettuali da parte degli architetti. Le candidature per la consulenza sulla ristrutturazione della Piattaforma Land possono essere presentate entro il 26 aprile 2024.

Registrazione Webinaro Gestione degli Spazi Vuoti del 27 marzo 2024 (in lingua tedesca)

Presentazione Webinaro Gestione degli Spazi Vuoti del 27 marzo 2024 (in lingua tedesca)

Ulteriori informazioni sul progetto pilota di gestione degli spazi vuoti della Piattaforma Land e sulle linee guida nazionali per la rilevazione degli spazi vuoti sono disponibili QUI.

Comunicato stampa e presentazioni: Conferenza autunnale “COWORCare”

Crescente domanda di coworking e assistenza all’infanzia

Plattform Land crea un equilibrio tra lavoro e vita privata con il progetto “COWORCare”.

 

Relazione di follow-up con comunicato stampa e presentazioni sulla conferenza autunnale “COWORCare” del 14 dicembre 2023 presso BASIS Vinschgau Venosta.

 

La compatibilità tra famiglia e carriera è un tema caldo, con l’evoluzione dei modelli di ruolo, la carenza di manodopera, l’aumento della domanda di strutture di assistenza all’infanzia, ecc. In occasione della conferenza autunnale della piattaforma Land e dell’evento finale del progetto “COWORCare” presso la BASIS Vinschgau Venosta, sono stati presentati esempi di come coworking e assistenza possano essere combinati.

“Il coworking è diventato sempre più popolare negli ultimi anni. Anche in Alto Adige l’offerta è ormai considerevole. E combinarlo con l’assistenza all’infanzia sarà la sfida del futuro. I comuni stanno lavorando duramente per soddisfare la crescente domanda di posti per l’infanzia. Dobbiamo essere aperti a nuove idee e promuoverle, soprattutto per quanto riguarda le aree rurali”, ha sottolineato Andreas Schatzer, Presidente di Plattform Land.

 

Leggi qui il cominicato stampa COWORCare evento conclusivo 14.12.2023.

 

Presentazioni:

Michelle Bässler – Il bisogno di Coworking & Care (EN)

Stanka Klemenčič – COWORCare Final Event (EN)

Katrin Gruber – Pop-Up Child Care BASIS Vinschgau Venosta (DE)

Sarah Meraner – Poetry Slam (DE)

 

QUI trovate la pagina del progetto con tutte le informazioni e gli ulteriori link al progetto “COWORCare”.

Conferenza autunnale COWORCare ed evento conclusivo | 14.12.2023 | BASIS Vinschgau Venosta | ore 17:00

Il progetto “COWORCare” mira ad unire coworking ed assistenza, ossia a includere l’assistenza all’infanzia – e in futuro anche quella agli anziani – nell’area delle strutture di co-working. Ciò consentirebbe ai giovani genitori e in particolare alle donne, che ancora forniscono la maggior parte dell’assistenza sociale, di lavorare in un ambiente creativo vicino a casa o alla destinazione delle vacanze, mentre i loro figli/anziani vengono assistiti all’interno o nelle vicinanze della struttura di co-working. Ciò consentirebbe a un maggior numero di giovani famiglie e genitori single di partecipare al mercato del lavoro locale, riducendo il traffico dei pendolari e creando una cultura del lavoro più collaborativa ed aperta anche in luoghi remoti.

Da inizio ottobre ad inizio novembre, presso la BASIS Vinschgau Venosta è stato allestito un centro di assistenza all’infanzia nell’ambito del progetto “COWORCare”.

La conferenza autunnale di quest’anno “COWORCare” si terrà il 14 dicembre 2023 presso BASIS Vinschgau Venosta alle ore 17:00.

Ecco il PROGRAMMA in dettaglio.

ISCRIVETEVI QUI entro l’11 dicembre 2023.

Consumo di suolo a livelli record in Italia – ulteriore aumento anche in Alto Adige

L’impermeabilizzazione dei suoli e la riqualificazione di edifici dovrebbero essere oggetto di maggiore attenzione: L’uso economico del territorio è un obiettivo generalmente riconosciuto dalla politica di pianificazione territoriale dell’Alto Adige e dalla Piattaforma per il rurale. In fondo, la parte più utilizzabile del territorio, la cosiddetta area di insediamento permanente, secondo l’Istituto provinciale di statistica Astat comprende solo poco meno del sei per cento della superficie. Per quanto riguarda il fenomeno del consumo di suolo, vengono utilizzati i dati dell’agenzia statale per l’ambiente ISPRA. Questa agenzia aggiorna e pubblica annualmente i dati sul “consumo di suolo” a livello comunale e statale con una serie di indicatori.[1]
Figura 1: Variazione annuale delle superfici impermeabilizzate in Alto Adige

 

I tassi di variazione annuali della superficie impermeabilizzata, il cosiddetto consumo di suolo, sono riportati nella Figura 1 per l’intero Alto Adige. In base a ciò, negli anni dal 2006 al 2012, ogni anno sono stati impermeabilizzati circa 50 ettari, e nei tre anni successivi più del doppio. Per il 2016 è stato determinato un aumento di meno di 50 ettari, per l’anno successivo di quasi 190 ettari. Negli anni di riferimento 2018-2022, il consumo di suolo è di nuovo di circa 50 ettari. Nel periodo totale di 13 anni di riferimento, dal 2006 al 2022, si registra un aumento annuale della superficie impermeabilizzata di circa 75 ettari.

Il piano climatico della Provincia dell’Alto Adige definisce gli obiettivi di dimezzamento del consumo di suolo entro il 2023 e di consumo di suolo “netto 0” nel 2040.

Il 25 ottobre 2023 sono stati pubblicati i dati relativi all’anno 2022.[2] Secondo questi dati, in Alto Adige si è registrato un nuovo aumento della superficie impermeabilizzata rispetto al 2021, pari a 75 ettari. La superficie totale sigillata ammonta ora a 20.185 ettari.

I dati ISPRA a livello comunale mostrano che i maggiori incrementi di superficie impermeabilizzata tra le date di rilevazione 2021 e 2022 si sono avuti nei comuni di Chienes (+4,4 ha) e Varna (+3,4 ha), Rio di Pusteria, Selva dei Molini, Lasa, Vipiteno, Brunico, Campo Tures, Fortezza, Curon e Funes (tutti oltre 2 ha). In circa un terzo dei comuni non si è registrato un aumento del consumo di suolo. Solo in uno, Dobbiaco, il consumo di suolo è diminuito (- 0,18 ettari).

“Vorremmo cogliere la pubblicazione dei dati attuali, analizzati per l’Alto Adige dall’Istituto di ricerca sociale e demoscopia Apollis, come un’occasione per sottolineare la necessità di un uso intelligente ed economico dei terreni limitati in Alto Adige. Dopo una temporanea diminuzione del consumo di suolo, ora è nuovamente aumentato”, spiega Andreas Schatzer, presidente di Piattaforma per il rurale.

L’indagine sui posti liberi che si sta svolgendo in tutti i comuni nell’ambito del programma di sviluppo comunale è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della sicurezza dei terreni e per adottare nuovi approcci intelligenti al consumo di suolo”. Ulrich Höllrigl, amministratore delegato di Piattaforma per il rurale, sottolinea: “È opportuno utilizzare gli spazi liberi esistenti come priorità e affrontare il riciclaggio dei terreni. La disoleazione (ad esempio nel caso di aree completamente asfaltate come i parcheggi, ecc.) può essere parte della soluzione”.

[1] Presentazione Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” — Italiano (isprambiente.gov.it) (25.10.2023)

[2] Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2023 | SNPA – Sistema nazionale protezione ambiente (snpambiente.it) (25.10.2023)

“La Piattaforma per il rurale è un think tank di grande successo”.

Da dieci anni la Piattaforma per il rurale lavora per uno spazio rurale vivace e per un uso intelligente del territorio. In occasione di una piccola celebrazione durante l’assemblea generale autunnale, i membri non solo hanno guardato indietro ai risultati raggiunti, ma hanno anche affrontato le sfide future. Gli elogi per la Piattaforma per il rurale sono arrivati da più parti.

Esattamente dieci anni fa, la Piattaforma per il rurale è stato fondato su iniziativa dell’Unione Agricoltori Sudtirolesi e con il sostegno del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige. “Gli obiettivi di allora erano gli stessi di oggi. “Sosteniamo aree rurali attraenti e vivaci per la vita, il lavoro e la ricreazione, nonché la protezione del territorio attraverso l’uso intelligente delle rare superfici coltivate”, ha presentato il vicepresidente della Piattaforma per il rurale, Leo Tiefenthaler. Nel frattempo, 16 organizzazioni dei settori economico, sociale e politico fanno parte della Piattaforma per il rurale.
Con vari progetti, la Piattaforma per il rurale ha fornito spunti di riflessione e soluzioni per le sfide delle aree rurali, dando loro maggiore visibilità.

Oltre a garantire il funzionamento dei servizi e delle infrastrutture, la Piattaforma per il rurale affronta in generale i temi dell’economia, del lavoro, della casa e dell’assistenza, nonché dello sviluppo integrato dei villaggi. Nell’ambito del progetto “FLOW”, sono stati rafforzati i cicli locali e sono stati sensibilizzati i consumatori sui prodotti locali della regione modello della Val Venosta. “AlpJobs” ha mostrato le tendenze del mercato del lavoro per i giovani e i giovani adulti.
La Piattaforma per il rurale raccoglie e affronta continuamente le sfide attuali, come la compatibilità tra famiglia e lavoro con il progetto “COWORCare”, la cura dei bambini e degli anziani o, recentemente in un webinar, la carenza di medici di famiglia nelle campagne. Anche la conferenza autunnale del 14 dicembre presso la BASIS Vinschgau Val Venosta a Silandro tratterà il tema del lavoro e della cura dei bambini. La conferenza annuale del 2024, invece, si concentrerà sulla sicurezza della forza di lavoro.

Il secondo tema della Piattaforma per il rurale era ed è l’uso intelligente del territorio. Oltre a nuove forme abitative, come ad esempio le case multigenerazionali, la Piattaforma per il rurale si batte per un migliore utilizzo degli spazi liberi e per la loro riqualificazione. “A questo scopo, sono stati censiti gli edifici e spazi liberi in 21 comuni pilota. In futuro, questi saranno registrati digitalmente e secondo criteri uniformi in tutto il Paese”, ha dichiarato Andreas Schatzer, presidente della Piattaforma per il rurale, in occasione della piccola celebrazione dell’anniversario durante l’assemblea autunnale dei membri nella Lanserhaus di Appiano. Un progetto importante è stato “Shelter”, che si è occupato di concetti per l’uso sostenibile e la riqualificazione degli immobili sfitti. Leo Tiefenthaler ha lanciato un appello ai politici affinché sostengano meglio la riqualificazione degli immobili sfitti invece di promuovere l’edilizia in campagna. “Non abbiamo necessariamente bisogno di più soldi, ma di una riallocazione dei finanziamenti”.

Un punto focale era ed è la consulenza per la riqualificazione. Su suggerimento della Piattaforma per il rurale, in futuro tutti i servizi di consulenza saranno riuniti sotto un unico tetto. Un progetto corrispondente sarà avviato a breve.
Oltre ai progetti, le conferenze annuali e i vari incontri di esperti hanno fornito ai responsabili politici preziosi input per la conservazione delle aree rurali.

Ulrich Höllrigl, direttore esecutivo della Piattaform per il rurale, ha fatto riferimento al memorandum per le aree rurali sviluppato insieme ai membri: “Contiene obiettivi e misure concrete che saranno perseguiti dalla Piattaforma per il rurale nei prossimi anni. Lo spettro dei temi è molto ampio e va dall’espansione dell’assistenza all’infanzia nei villaggi al rafforzamento dell’assistenza medica nelle aree rurali attraverso la digitalizzazione, dalla promozione dell’economia circolare e dell’efficienza delle risorse alla valorizzazione degli immobili sfitti.”
Parole di elogio per il lavoro della Piattaforma per il rurale sono state quindi espresse anche dal governatore Arno Kompatscher, che in qualità di ex presidente del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige ha partecipato alla sua fondazione. “La Piattaforma per il rurale affronta temi attuali e fornisce importanti spunti di riflessione. Alcune proposte sono diventate legge. Il fatto che l’amministrazione provinciale stia dedicando un’attenzione particolare agli edifici vuoti è in gran parte merito della Piattaforma per il rurale. Kompatscher ha sottolineato gli sforzi della politica provinciale per mantenere l’attrattiva delle aree rurali. “L’Alto Adige è un modello in termini di infrastrutture, servizi pubblici, offerta e persino cultura. La politica ha contribuito al fatto che le aree rurali si sono sviluppate meglio e che non c’è praticamente nessun esodo rurale, a differenza di altre aree montane. Dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto e la Piattaforma per il rurale può continuare a fornire un contributo prezioso anche in futuro”. Naturalmente, ci sono anche delle sfide: “Sono necessarie nuove soluzioni, ma queste sfide sono anche opportunità”. Per il futuro, Kompatscher ha auspicato che la Piattaforma per il rurale continui a operare in rete e a coinvolgere ancora più persone.

Elogi per la Piattaforma per il rurale sono giunti anche da Thomas Egger, direttore del Gruppo di lavoro svizzero per le regioni montane e membro di uno dei due comitati consultivi di esperti della Piattaforma per il rurale. “La Plattform per il rurale è diventata nel frattempo un think tank per le aree rurali, che non affronta le questioni del futuro in modo ideologico ma fattuale e trova soluzioni orientate alla pratica”.
Egger è quindi positivo anche per le aree rurali, soprattutto perché la crisi della Corona ha accelerato il ritorno delle aree rurali. “Grazie alla digitalizzazione, non è più uno svantaggio vivere e lavorare nelle aree rurali. E per quanto riguarda la fornitura di energia rinnovabile, le aree rurali hanno addirittura un vantaggio rispetto ai centri urbani, che deve essere sfruttato”. Egger ha sostenuto con forza l’uso dell’idrogeno verde. “Un OPEC alpino deve essere una visione!”.

Egli ha auspicato che la Piattaforma per il rurale rimanga curioso e provi cose nuove. La regione alpina è un “laboratorio vivente” per esperimenti e soluzioni anche per altre regioni e aree urbane.

 

 

Registrazione, relazioni del webinar “Paese senza medico?!”

Il tema della futura assistenza medica nelle aree rurali è più che mai attuale, vista l’imminente ondata di pensionamenti dei medici di famiglia. Per questo motivo, la Piattaforma per il rurale ha organizza un webinar mercoledì 27 settembre 2023 sul tema “Paese senza medico?!“. Il tema comprende, tra l’altro, la questione del futuro dell’offerta di medici di base, dei farmaci e dell’importanza della digitalizzazione per le aree rurali.

Programma (in tedesco)

Registrazione

Hausärzte-medici di base_Bettina Kofler

Digitale Apotheke – la farmacia digitale_Florian Peer

Consultazioni per il risanamento della Piattaforma per il rurale – richieste possibile entro il 27 settembre!

Le consultazioni per il risanamento della Piattaforma per il rurale iniziano un nuovo ciclo. Privati e comuni possono richiedere nuovamente la consulenza di esperti in materia di risanamento fino al 27 settembre. Maggiori informazioni qui.

comunica stampa convegno annuale: Alloggi oggi: il dovere di renderli accessibili e sostenibili

In Alto Adige gli alloggi sono sempre più costosi. Grazie a nuovi modelli abitativi, abitare potrebbe diventare più accessibile e sostenibile. Quali modelli potrebbero essere presi in considerazione per l’Alto Adige e perché la cultura abitativa deve essere ripensata: questi sono stati i temi della conferenza annuale della Piattaforma per il rurale a Fié.

In Alto Adige, 7.000-8.000 euro al metro quadro per spazi abitativi sono ormai all’ordine del giorno. Per molti, soprattutto per giovani famiglie ma anche per genitori single, è sempre più difficile acquistare o affittare un appartamento, anche in zone rurali.

“Se vogliamo mantenere vive e attraenti le zone decentrate e far sì che soprattutto le giovani famiglie le scelgano per abitarci, dobbiamo creare alloggi a prezzi accessibili,” ha dichiarato Andreas Schatzer, Presidente di Plattform Land. “Insieme a posti di lavoro interessanti, negozi, locande, ambulatori medici, asili nido e parchi giochi, nonché servizi funzionanti e internet veloce, possono rendere le zone rurali vivibili e prevenire l’esodo dalla campagna.” Schatzer vede un grande vantaggio per le aree decentrate grazie alla crescente digitalizzazione. “Sempre più persone lavorano in parte da casa. Se una copertura internet veloce è disponibile, non fa differenza se qualcuno vive in città o in campagna.” Ha anche sottolineato il regolamento recentemente adottato sugli appartamenti che prevede un mantenimento dei prezzi, e che può contribuire a rendere gli alloggi più accessibili.

Anche nel Baden-Württemberg gli alloggi a prezzi accessibili e sostenibili sono un problema, ha confermato Peter Hauk, Ministro per le aree rurali del Baden-Württemberg. Per contrastare il fenomeno, lo Stato ha lanciato un’offensiva a favore di alloggi a prezzi più convenienti. “Se i comuni acquistano un terreno per la costruzione di alloggi, l’acquisto può essere prefinanziato attraverso questo fondo,” ricorda Hauk. Inoltre, nel Land esiste un “Centro di competenza per l’edilizia abitativa” che fornisce consulenza ai Comuni. Il Baden-Württemberg sta anche spingendo il modello abitativo in comunità, come case plurifamiliari, l’utilizzo di immobili sfitti grazie a incentivi finanziari e la conversione di immobili commerciali in immobili residenziali. Anche la densificazione interna sta giocando un ruolo sempre più importante.

Nel Baden-Württemberg, Hauk osserva che la visione dei modelli abitativi sta cambiando. “Sono soprattutto i giovani a non pensare subito a possedere una casa propria, ma si orientano verso l’affitto. E gli anziani si trasferiscono in abitazioni più piccole invece di rimanere nei loro grandi appartamenti, di solito un po’ fuori dai centri. Anche questo potrebbe contribuire ad alleviare la situazione abitativa e a fare scendere i prezzi, ha detto. Per proteggere il clima, sempre più case vengono costruite in legno. “Dobbiamo ripensare la pianificazione e consentire una maggiore diversità nei modelli abitativi”, ha fatto appello Hauk.

Nel Vorarlberg sono state fatte esperienze positive con la costruzione di comunità e alloggi, come gruppi di costruzione, appartamenti condivisi, appartamenti cluster, abitazioni assistite o intergenerazionali, ha riferito Peter Steurer dello Sviluppo Regionale del Vorarlberg. “Progetti di edilizia comunitaria hanno un valore aggiunto sociale, economico ed ecologico. Creano spazi abitativi a prezzi accessibili perché i costi di costruzione e manutenzione sono inferiori, garantiscono un mix sociale e dimensioni abitative adattabili in qualsiasi momento alla domanda. Inoltre, la vita in comune consente una varietà di tipologie abitative”. Ma soprattutto, il consumo di suolo è minore e il risparmio di risorse e di energia è maggiore.” Steurer ha quindi lanciato un appello a chi ha responsabilità politiche per promuovere forme abitative alternative e ridurre gli alloggi sfitti.

Michael Epp, sindaco di Trodena, ha dimostrato che anche in Alto Adige le nuove forme abitative stanno lentamente crescendo. Anche in questo caso, l’obiettivo è rendere gli alloggi più accessibili. “A Trodena si sta costruendo una casa multigenerazionale con un asilo nido, cinque appartamenti adibiti ad alloggi assistiti e accompagnati, con una galleria d’arte e appartamenti per giovani e single.” Oltre agli alloggi, la casa multigenerazionale dovrebbe essere un luogo di incontro per le persone, a cui i cittadini hanno potuto contribuire con le loro idee in anticipo. Ora la grande sfida è il finanziamento.

Per Daria Habicher del LIA-Collective è necessario un ripensamento della cultura abitativa. Temi come la conservazione del territorio o la protezione del clima e delle risorse grazie a case a impatto zero o costruzioni a emissioni zero di CO2 dovranno avere un ruolo maggiore in futuro.

Di particolare interesse potrebbero rivelarsi cosiddette “tiny houses”: Habicher ha raccontato le sue esperienze con il “Tiny FOP MOB”, un progetto di ricerca dell’EURAC, tra gli altri, volto a stimolare la riflessione sulla sostenibilità nell’industria edilizia.

Al termine della conferenza, l’assessora provinciale Waltraud Deeg, Daria Habicher, Gerlinde Haller di Cohousing Südtirol, Christine Pfeifer di Vivius e Sylvia Dell’Agnolo dell’Ordine degli architetti hanno discusso dell’utilizzo delle case sfitte per rendere gli alloggi più accessibili. L’assessore provinciale Waltraud Deeg si è espressa a favore di un utilizzo mirato degli alloggi sfitti. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto attraverso incentivi. Tuttavia, si dovrebbe mettere sul tavolo delle discussioni anche il diritto di prelazione dei Comuni per edifici sfitti da molto tempo. Sylvia Dell’Agnolo ha appellato a un maggiore coraggio nel pensare a nuove forme abitative. Per rendere l’edilizia più economica, si dovrebbero eliminare il superfluo. Un grande punto di costo sono per esempio i parcheggi sotterranei per le auto.

Gerlinde Haller vede anche nelle nuove forme abitative un modo per ridurre i costi degli alloggi. In Alto Adige vige la necessità di alternative all’edilizia libera, sovvenzionata e sociale. Christine Pfeifer ha sottolineato che edilizia sostenibile e alloggi a prezzi accessibili sono/saranno possibili allo stesso tempo. Non bisogna dimenticare che, oltre ai costi di costruzione, bisogna tenere conto anche dei costi di manutenzione. Chi costruisce in modo sostenibile ha solitamente costi di gestione significativamente più bassi dopo la costruzione. Questo aspetto dovrebbe essere preso maggiormente in considerazione in fase di progettazione.