FORMAZIONI ONLINE: RISTRUTTURARE IN MODO INNOVATIVO E SOSTENIBILE

Abbiamo offerto quattro formazioni online gratuite per professionisti nel campo dell’architettura, dell’artigianato e dell’industria edile:

  • MODULO 1 – MATERIALI SOSTENIBILI – 08/05/2024 ore 14:00-17:00
  • MODULO 2 – ANALISI CICLO DI VITA DI MATERIALI SOSTENIBILI – 22/05/2024 ore 14:00-17:00
  • MODULO 3 – COOPERAZIONE INTERDISCIPLINARE – 04/06/2024 ore 14:00-17:00
  • MODULO 4 – SOVVENZIONI PER RISTRUTTURAZIONI – 19/06/2024 ore 14:00-17:00

Il programma e le presentazioni in detaglio lo trovate QUI.

 

Le aree rurali sono un buon posto per vivere e lavorare

Il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente. La carenza di manodopera, le esigenze dei giovani, il desiderio di un equilibrio tra lavoro e vita privata, nuovi modelli di lavoro e stipendi più alti sono sempre più al centro dell’attenzione.

La Piattaforma per il rurale è convinta che le aree rurali offrano un grande potenziale per le aziende e la forza lavoro. Alla conferenza annuale della Piattaforma, tenutasi oggi (giovedì), le opportunità e le sfide dell’economia nelle aree rurali sono state ampiamente dibattute.

 

Posti di lavoro attraenti, nuovi modelli di lavoro flessibili, un’elevata qualità della vita in un paesaggio culturale unico e un grande impegno da parte della popolazione: “Le aree rurali dell’Alto Adige offrono buone condizioni per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile”, ha dichiarato Andreas Schatzer, presidente della Piattaforma per il rurale, all’apertura della conferenza annuale nella sala polifunzionale di Tesimo. “Le aree rurali offrono molte soluzioni per le esigenze delle persone e delle aziende. E grazie alla trasformazione digitale, in futuro non sarà più importante se i posti di lavoro saranno situati nelle aree rurali o nei centri urbani, purché sia disponibile un’infrastruttura di comunicazione efficace.”

 

Una delle maggiori sfide che l’economia deve affrontare – sia nelle aree rurali che in quelle urbane – è la carenza di manodopera. In futuro, i lavoratori disponibili saranno ancora meno a causa del calo demografico. Con “Work in Alto Adige”, una piattaforma informativa per vivere e lavorare in provincia, la Camera di commercio di Bolzano ha creato un nuovo punto di contatto. “Per contrastare la carenza di personale, è necessaria la collaborazione di molti attori e molti adattamenti. È importante che i datori di lavoro aumentino la loro attrattiva attraverso benefit, modelli di lavoro flessibili, un buon salario e l’equilibrio tra lavoro e vita privata, al fine di trattenere i dipendenti”, ha dichiarato Irmgard Lantschner della Camera di Commercio di Bolzano. Da un sondaggio condotto tra studenti è emerso inoltre che alloggi a prezzi accessibili e un’assistenza completa per i bambini sono requisiti importanti per rientrare in regione dopo lo studio. Anche la cultura dell’accoglienza può essere migliorata.

Un buon esempio di datore di lavoro interessante nelle zone rurali è l’agenzia digitale SiMedia, con uffici a Villabassa e Brunico.

Dietmar Walder di SiMedia ha spiegato che SiMedia sottolinea la compatibilità tra lavoro e famiglia, le gerarchie piatte, i benefit e i moderni modelli di lavoro.

Un progetto interessante per rendere le aree rurali attraenti come luogo di lavoro e di vita è la “Nestbau-Zentrale” nella Sassonia centrale. Offre, in particolare a rimpatriati e immigrati, informazioni, consulenza e servizi e li sostiene nei primi passi nella loro nuova o vecchia patria. Anche le aziende sono tra i beneficiari, soprattutto se sono alla ricerca di manodopera. “La Nestbau-Zentrale è diventata una rete per la creazione di valore nella regione della Sassonia centrale e un buon esempio di come le aree rurali possano diventare attraenti per i lavoratori e le aziende”, ha riferito Helen Bauer della “Nestbau-Zentrale”.

Susanne Dammer è arrivata in Alto Adige anni fa e Philipp Rier è tornato dopo anni all’estero. Hanno raccontato le loro ragioni ed esperienze.

Il noto cioccolatiere austriaco Josef Zotter si è schierato a favore delle zone rurali come area economica. Ha fatto appello agli imprenditori delle zone rurali affinché aprano le loro attività e offrano esperienze. Zotter, ad esempio, sta puntando su un teatro del cioccolato. “Quando i consumatori vedono come lavoriamo e che facciamo prodotti onesti, il prezzo non ha più tanta importanza.” Trasparenza, sostenibilità e innovazione sono fondamentali. Lisa e Kurt Resch dello Steineggerhof hanno dimostrato che la sostenibilità può essere un fattore di successo anche nelle aree rurali. Il loro hotel ha ottenuto il marchio di sostenibilità Alto Adige, livello 3, ogni due anni viene redatto un bilancio di CO2 e la cucina è sempre più vegetariana.
Al termine della conferenza annuale sono state discusse le priorità per un’economia sostenibile. Il Presidente Arno Kompatscher ha sottolineato che l’Alto Adige è ben posizionato e che le aree rurali sono un buon punto di partenza. Questo dovrebbe essere comunicato più spesso.

Kathrin Pichler della rete wnet ha chiesto l’attuazione del piano d’azione per la parità di genere. Affinché molte donne istruite possano lavorare, sono necessari nuovi modelli di assistenza all’infanzia durante tutto l’anno e orari di lavoro flessibili. Allo stesso tempo, anche gli uomini dovrebbero essere maggiormente coinvolti nell’educazione dei figli.

Per Eva Kaneppele di Giovane Economia, in futuro ci saranno meno persone disponibili per il mercato del lavoro, nonostante l’immigrazione. È quindi necessaria una manodopera motivata. A tal fine, il lavoro deve essere pagato bene, per cui è necessario aumentare la retribuzione netta. Per il presidente del Südtiroler Wirtschaftsring/Economia Alto Adige, Sandro Pellegrini, gli addetti chiedono sempre più aumenti salariali. Spesso non considerano i costi che le aziende hanno e che sono in concorrenza con altre.

Per il presidente di sh.asus, Alexander von Walther, ci sono molti giovani motivati e ben istruiti. Per essere attraente per loro, una regione deve avere posti di lavoro interessanti, alloggi a prezzi accessibili, buone retribuzioni e offerte per le famiglie con bambini.

CONVEGNO ANNUALE 2024

OPPORTUNITÀ PER L’ECONOMIA NELLE AREE RURALI

 

Strategie di soluzione olistiche in tempi di carenza di manodopera

Giovedì, 30 maggio 2024

Ore 9:00 – 13:00

Sala polifunzionale di Tesimo (Casa Comunale 78, 39010 Tesimo)

 

La carenza di manodopera ci colpisce duramente, ma l’area rurale si trova davanti a una grande opportunità! Ora conta ogni passo verso un’equilibrio tra lavoro e vita privata e verso un’economia locale fiorente. Sono richieste soluzioni provate e nuove idee, sostenute congiuntamente da economia, società e politica. Quali opportunità e sfide ci attendono? Come possiamo affrontarle insieme? È il momento di agire in modo sostenibile per rendere le aree rurali pronte per il futuro. Facciamo ora questo percorso insieme!

Potete trovare il programma del convegno annuale con i singoli contributi e i nomi dei relatori e delle relatrici QUI.

Le presentazioni sono disponibili solo in lingua tedesca. Se desiderate comunque visualizzarle, vi preghiamo di cambiare lingua.

Inizio consulenza per la ristrutturazione 2024

Nuova edizione della Consulenza per la ristrutturazione della Piattaforma per il rurale: in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e la Fondazione Cassa di Risparmio, vengono offerte una consulenza con sopralluogo, una prima stima dei costi e le possibilità di finanziamento, oltre a considerazioni concettuali da parte degli architetti.

Le candidature per la consulenza sulla ristrutturazione della Piattaforma Land possono essere presentate entro il 29 aprile 2024. Tutte le informazioni trovate QUI.

WEBINARIO STATO SFITTI del 27 marzo 2024

Il webinar sulla gestione degli spazi vuoti, che si è tenuto il 27 marzo 2024, ha offerto una visione completa delle sfide e delle soluzioni nel trattare gli immobili sfitti. Il consumo di suolo è leggermente aumentato in Alto Adige negli ultimi anni. Per contrastare questo fenomeno e mantenere vivaci i luoghi, l’attenzione di questo webinario è stata focalizzata sulla rilevazione degli spazi vuoti e sulla loro gestione.

Sono state presentate le linee guida provinciali per la rilevazione degli spazi vuoti e spiegato dal  Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano come i dati devono essere inseriti nel software Goffice da parte dei comuni. Successivamente, si è approfondita la gestione degli spazi vuoti, come chiave per la riattivazione degli stessi. A questo proposito, si è fatto riferimento alla guida “Leerstand mit Aussicht” dell’Università tecinica di Vienna, che si concentra soprattutto sul ruolo degli addetti alla gestione degli spazi vuoti e presenta esempi positivi di una gestione attiva degli stessi. Inoltre, hanno preso la parola anche due praticanti del settore della gestione degli spazi vuoti in Alto Adige.

Si è inoltre fatto riferimento alla “Guida per le sovvenzioni per la ristrutturazione Shelter” della Piattaforma per il rurale, che offre una panoramica completa sulle varie possibilità di finanziamento nel campo della ristrutturazione per privati, aziende e comuni, e alla nuova edizione della “Consulenza per la ristrutturazione” della Piattaforma per il rurale: in collaborazione con l’Ordine degli Architetti e la Fondazione Cassa di Risparmio, vengono offerte una consulenza con sopralluogo, una prima stima dei costi e le possibilità di finanziamento, oltre a considerazioni concettuali da parte degli architetti. Le candidature per la consulenza sulla ristrutturazione della Piattaforma Land possono essere presentate entro il 26 aprile 2024.

Registrazione Webinaro Gestione degli Spazi Vuoti del 27 marzo 2024 (in lingua tedesca)

Presentazione Webinaro Gestione degli Spazi Vuoti del 27 marzo 2024 (in lingua tedesca)

Ulteriori informazioni sul progetto pilota di gestione degli spazi vuoti della Piattaforma Land e sulle linee guida nazionali per la rilevazione degli spazi vuoti sono disponibili QUI.

Conferenza autunnale COWORCare ed evento conclusivo | 14.12.2023 | BASIS Vinschgau Venosta | ore 17:00

Il progetto “COWORCare” mira ad unire coworking ed assistenza, ossia a includere l’assistenza all’infanzia – e in futuro anche quella agli anziani – nell’area delle strutture di co-working. Ciò consentirebbe ai giovani genitori e in particolare alle donne, che ancora forniscono la maggior parte dell’assistenza sociale, di lavorare in un ambiente creativo vicino a casa o alla destinazione delle vacanze, mentre i loro figli/anziani vengono assistiti all’interno o nelle vicinanze della struttura di co-working. Ciò consentirebbe a un maggior numero di giovani famiglie e genitori single di partecipare al mercato del lavoro locale, riducendo il traffico dei pendolari e creando una cultura del lavoro più collaborativa ed aperta anche in luoghi remoti.

Da inizio ottobre ad inizio novembre, presso la BASIS Vinschgau Venosta è stato allestito un centro di assistenza all’infanzia nell’ambito del progetto “COWORCare”.

La conferenza autunnale di quest’anno “COWORCare” si terrà il 14 dicembre 2023 presso BASIS Vinschgau Venosta alle ore 17:00.

Ecco il PROGRAMMA in dettaglio.

ISCRIVETEVI QUI entro l’11 dicembre 2023.

Consumo di suolo a livelli record in Italia – ulteriore aumento anche in Alto Adige

L’impermeabilizzazione dei suoli e la riqualificazione di edifici dovrebbero essere oggetto di maggiore attenzione: L’uso economico del territorio è un obiettivo generalmente riconosciuto dalla politica di pianificazione territoriale dell’Alto Adige e dalla Piattaforma per il rurale. In fondo, la parte più utilizzabile del territorio, la cosiddetta area di insediamento permanente, secondo l’Istituto provinciale di statistica Astat comprende solo poco meno del sei per cento della superficie. Per quanto riguarda il fenomeno del consumo di suolo, vengono utilizzati i dati dell’agenzia statale per l’ambiente ISPRA. Questa agenzia aggiorna e pubblica annualmente i dati sul “consumo di suolo” a livello comunale e statale con una serie di indicatori.[1]
Figura 1: Variazione annuale delle superfici impermeabilizzate in Alto Adige

 

I tassi di variazione annuali della superficie impermeabilizzata, il cosiddetto consumo di suolo, sono riportati nella Figura 1 per l’intero Alto Adige. In base a ciò, negli anni dal 2006 al 2012, ogni anno sono stati impermeabilizzati circa 50 ettari, e nei tre anni successivi più del doppio. Per il 2016 è stato determinato un aumento di meno di 50 ettari, per l’anno successivo di quasi 190 ettari. Negli anni di riferimento 2018-2022, il consumo di suolo è di nuovo di circa 50 ettari. Nel periodo totale di 13 anni di riferimento, dal 2006 al 2022, si registra un aumento annuale della superficie impermeabilizzata di circa 75 ettari.

Il piano climatico della Provincia dell’Alto Adige definisce gli obiettivi di dimezzamento del consumo di suolo entro il 2023 e di consumo di suolo “netto 0” nel 2040.

Il 25 ottobre 2023 sono stati pubblicati i dati relativi all’anno 2022.[2] Secondo questi dati, in Alto Adige si è registrato un nuovo aumento della superficie impermeabilizzata rispetto al 2021, pari a 75 ettari. La superficie totale sigillata ammonta ora a 20.185 ettari.

I dati ISPRA a livello comunale mostrano che i maggiori incrementi di superficie impermeabilizzata tra le date di rilevazione 2021 e 2022 si sono avuti nei comuni di Chienes (+4,4 ha) e Varna (+3,4 ha), Rio di Pusteria, Selva dei Molini, Lasa, Vipiteno, Brunico, Campo Tures, Fortezza, Curon e Funes (tutti oltre 2 ha). In circa un terzo dei comuni non si è registrato un aumento del consumo di suolo. Solo in uno, Dobbiaco, il consumo di suolo è diminuito (- 0,18 ettari).

“Vorremmo cogliere la pubblicazione dei dati attuali, analizzati per l’Alto Adige dall’Istituto di ricerca sociale e demoscopia Apollis, come un’occasione per sottolineare la necessità di un uso intelligente ed economico dei terreni limitati in Alto Adige. Dopo una temporanea diminuzione del consumo di suolo, ora è nuovamente aumentato”, spiega Andreas Schatzer, presidente di Piattaforma per il rurale.

L’indagine sui posti liberi che si sta svolgendo in tutti i comuni nell’ambito del programma di sviluppo comunale è un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della sicurezza dei terreni e per adottare nuovi approcci intelligenti al consumo di suolo”. Ulrich Höllrigl, amministratore delegato di Piattaforma per il rurale, sottolinea: “È opportuno utilizzare gli spazi liberi esistenti come priorità e affrontare il riciclaggio dei terreni. La disoleazione (ad esempio nel caso di aree completamente asfaltate come i parcheggi, ecc.) può essere parte della soluzione”.

[1] Presentazione Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” — Italiano (isprambiente.gov.it) (25.10.2023)

[2] Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2023 | SNPA – Sistema nazionale protezione ambiente (snpambiente.it) (25.10.2023)

“La Piattaforma per il rurale è un think tank di grande successo”.

Da dieci anni la Piattaforma per il rurale lavora per uno spazio rurale vivace e per un uso intelligente del territorio. In occasione di una piccola celebrazione durante l’assemblea generale autunnale, i membri non solo hanno guardato indietro ai risultati raggiunti, ma hanno anche affrontato le sfide future. Gli elogi per la Piattaforma per il rurale sono arrivati da più parti.

Esattamente dieci anni fa, la Piattaforma per il rurale è stato fondato su iniziativa dell’Unione Agricoltori Sudtirolesi e con il sostegno del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige. “Gli obiettivi di allora erano gli stessi di oggi. “Sosteniamo aree rurali attraenti e vivaci per la vita, il lavoro e la ricreazione, nonché la protezione del territorio attraverso l’uso intelligente delle rare superfici coltivate”, ha presentato il vicepresidente della Piattaforma per il rurale, Leo Tiefenthaler. Nel frattempo, 16 organizzazioni dei settori economico, sociale e politico fanno parte della Piattaforma per il rurale.
Con vari progetti, la Piattaforma per il rurale ha fornito spunti di riflessione e soluzioni per le sfide delle aree rurali, dando loro maggiore visibilità.

Oltre a garantire il funzionamento dei servizi e delle infrastrutture, la Piattaforma per il rurale affronta in generale i temi dell’economia, del lavoro, della casa e dell’assistenza, nonché dello sviluppo integrato dei villaggi. Nell’ambito del progetto “FLOW”, sono stati rafforzati i cicli locali e sono stati sensibilizzati i consumatori sui prodotti locali della regione modello della Val Venosta. “AlpJobs” ha mostrato le tendenze del mercato del lavoro per i giovani e i giovani adulti.
La Piattaforma per il rurale raccoglie e affronta continuamente le sfide attuali, come la compatibilità tra famiglia e lavoro con il progetto “COWORCare”, la cura dei bambini e degli anziani o, recentemente in un webinar, la carenza di medici di famiglia nelle campagne. Anche la conferenza autunnale del 14 dicembre presso la BASIS Vinschgau Val Venosta a Silandro tratterà il tema del lavoro e della cura dei bambini. La conferenza annuale del 2024, invece, si concentrerà sulla sicurezza della forza di lavoro.

Il secondo tema della Piattaforma per il rurale era ed è l’uso intelligente del territorio. Oltre a nuove forme abitative, come ad esempio le case multigenerazionali, la Piattaforma per il rurale si batte per un migliore utilizzo degli spazi liberi e per la loro riqualificazione. “A questo scopo, sono stati censiti gli edifici e spazi liberi in 21 comuni pilota. In futuro, questi saranno registrati digitalmente e secondo criteri uniformi in tutto il Paese”, ha dichiarato Andreas Schatzer, presidente della Piattaforma per il rurale, in occasione della piccola celebrazione dell’anniversario durante l’assemblea autunnale dei membri nella Lanserhaus di Appiano. Un progetto importante è stato “Shelter”, che si è occupato di concetti per l’uso sostenibile e la riqualificazione degli immobili sfitti. Leo Tiefenthaler ha lanciato un appello ai politici affinché sostengano meglio la riqualificazione degli immobili sfitti invece di promuovere l’edilizia in campagna. “Non abbiamo necessariamente bisogno di più soldi, ma di una riallocazione dei finanziamenti”.

Un punto focale era ed è la consulenza per la riqualificazione. Su suggerimento della Piattaforma per il rurale, in futuro tutti i servizi di consulenza saranno riuniti sotto un unico tetto. Un progetto corrispondente sarà avviato a breve.
Oltre ai progetti, le conferenze annuali e i vari incontri di esperti hanno fornito ai responsabili politici preziosi input per la conservazione delle aree rurali.

Ulrich Höllrigl, direttore esecutivo della Piattaform per il rurale, ha fatto riferimento al memorandum per le aree rurali sviluppato insieme ai membri: “Contiene obiettivi e misure concrete che saranno perseguiti dalla Piattaforma per il rurale nei prossimi anni. Lo spettro dei temi è molto ampio e va dall’espansione dell’assistenza all’infanzia nei villaggi al rafforzamento dell’assistenza medica nelle aree rurali attraverso la digitalizzazione, dalla promozione dell’economia circolare e dell’efficienza delle risorse alla valorizzazione degli immobili sfitti.”
Parole di elogio per il lavoro della Piattaforma per il rurale sono state quindi espresse anche dal governatore Arno Kompatscher, che in qualità di ex presidente del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige ha partecipato alla sua fondazione. “La Piattaforma per il rurale affronta temi attuali e fornisce importanti spunti di riflessione. Alcune proposte sono diventate legge. Il fatto che l’amministrazione provinciale stia dedicando un’attenzione particolare agli edifici vuoti è in gran parte merito della Piattaforma per il rurale. Kompatscher ha sottolineato gli sforzi della politica provinciale per mantenere l’attrattiva delle aree rurali. “L’Alto Adige è un modello in termini di infrastrutture, servizi pubblici, offerta e persino cultura. La politica ha contribuito al fatto che le aree rurali si sono sviluppate meglio e che non c’è praticamente nessun esodo rurale, a differenza di altre aree montane. Dobbiamo continuare a lavorare su questo aspetto e la Piattaforma per il rurale può continuare a fornire un contributo prezioso anche in futuro”. Naturalmente, ci sono anche delle sfide: “Sono necessarie nuove soluzioni, ma queste sfide sono anche opportunità”. Per il futuro, Kompatscher ha auspicato che la Piattaforma per il rurale continui a operare in rete e a coinvolgere ancora più persone.

Elogi per la Piattaforma per il rurale sono giunti anche da Thomas Egger, direttore del Gruppo di lavoro svizzero per le regioni montane e membro di uno dei due comitati consultivi di esperti della Piattaforma per il rurale. “La Plattform per il rurale è diventata nel frattempo un think tank per le aree rurali, che non affronta le questioni del futuro in modo ideologico ma fattuale e trova soluzioni orientate alla pratica”.
Egger è quindi positivo anche per le aree rurali, soprattutto perché la crisi della Corona ha accelerato il ritorno delle aree rurali. “Grazie alla digitalizzazione, non è più uno svantaggio vivere e lavorare nelle aree rurali. E per quanto riguarda la fornitura di energia rinnovabile, le aree rurali hanno addirittura un vantaggio rispetto ai centri urbani, che deve essere sfruttato”. Egger ha sostenuto con forza l’uso dell’idrogeno verde. “Un OPEC alpino deve essere una visione!”.

Egli ha auspicato che la Piattaforma per il rurale rimanga curioso e provi cose nuove. La regione alpina è un “laboratorio vivente” per esperimenti e soluzioni anche per altre regioni e aree urbane.

 

 

Registrazione, relazioni del webinar “Paese senza medico?!”

Il tema della futura assistenza medica nelle aree rurali è più che mai attuale, vista l’imminente ondata di pensionamenti dei medici di famiglia. Per questo motivo, la Piattaforma per il rurale ha organizza un webinar mercoledì 27 settembre 2023 sul tema “Paese senza medico?!“. Il tema comprende, tra l’altro, la questione del futuro dell’offerta di medici di base, dei farmaci e dell’importanza della digitalizzazione per le aree rurali.

Programma (in tedesco)

Registrazione

Hausärzte-medici di base_Bettina Kofler

Digitale Apotheke – la farmacia digitale_Florian Peer

Segnale di partenza per l’indagine digitale sugli edifici vuoti in tutti i comuni

Dal 2017, la Piattaforma per il rurale lavora per un migliore utilizzo degli edifici vuoti e ha già realizzato la gestione degli edifici vuoti con 21 comuni. Dal 2022 esiste una definizione uniforme degli edifici vuoti in tutta la provincia. Il Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige, in coordinamento con la Piattaforma per il rurale e alcuni comuni pilota, ha ora programmato la digitalizzazione dell’indagine sugli edifici vuoti.

Recentemente, il Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige ha organizzato una formazione a livello provinciale per tutti i comuni, in collaborazione con la Piattaforma per il rurale.
Il dipartimento informatico del Consorzio dei Comuni ha presentato in modo chiaro il software Goffice e MAPS, che è stato adattato allo standard provinciale per le indagini sugli edifici vuoti. Il software è stato testato in precedenza nei comuni pilota nell’ambito del progetto di gestione degli edifici vuoti e ora può essere implementato da tutti i comuni. Nei comuni, i database esistenti dei vari uffici sono collegati per ottenere una panoramica degli edifici vuoti. Questi possono ora essere visualizzati graficamente in modo che tutti gli edifici vuoti appaiano come punti su una mappa.

La Piattaforma per il rurale, sostenuta da 16 organizzazioni, si batte fin dalla sua fondazione per un uso intelligente dello spazio limitato in Alto Adige.

I primi comuni pilota hanno già iniziato a registrarsi in questo software e hanno scoperto che ci sono molti più edifici vuoti di quanto si pensasse inizialmente. “Alla fine, però, l’obiettivo non deve essere solo quello di rendere visibili gli edifici vuoti nei comuni, ma anche di rimetterli in uso ristrutturandoli, se possibile, invece di sviluppare nuovi terreni edificabili in campagna”, spiega Andreas Schatzer, presidente del Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige e della Piattaforma per il rurale. La collaborazione a lungo termine tra la Provincia, il Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige e i numerosi comuni pilota sta dando i suoi frutti per tutti, tanto che il monitoraggio è ora possibile, aggiunge Ulrich Höllrigl, amministratore delegato della Piattaforma per il rurale.

È ora importante che tutti i comuni affrontino attivamente la gestione degli immobili sfitti e, passo dopo passo, nei limiti del possibile, riportino in valore gli immobili sfitti riqualificandoli. In questo caso, si possono creare anche immobili vetrina che abbiano un beneficio per il pubblico in generale, come case multigenerazionali, negozi di paese con caffè o spazi di coworking.