Webinar: From Intelligent Land Use to Sustainable Municipalities – Impuls4Action

Impuls4Action aims to trigger actions to support sustainable development on all levels by providing appropriate tools, raising awareness and finding new models for sustainable soil protection in the Alps.

In three thematic pilot cases:

  1. Water management in Alpine soils,
  2. Inner Development and
  3. Peatlands,

with different impact paths on soils, the project aims to collect data for Toolbox. With workshops, the needs of target groups and relevant stakeholders will be analysed and they will provide the basis for the structure of the toolbox which will merge existing information, integrate results of on-going projects e.g. “Links4Soils” and create cooperation starting from awareness-raising events to involvement of all stakeholders concerned

Friday, 5th June 2020 – Online WEBINAR 10:00 – 13:00

Please fill in this form in order to take part in the workshop.

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10:00 – 10:15    Institutional Greetings

        Luca Masneri, Mayor – Edolo Municipality

Anna Giorgi, Director – CrC Ge.S.Di.Mont., EUSALP AG1 Leader

10:15 – 10:30     Soil conservation in the Alpine Region: state of the art

        European Soil Alliance – Georg Pircher

10:30 – 10:45    The ARPAF Project “Impuls4Action” – From Intelligent Land Use to             Sustainable Municipalities: objectives and activities

        Stanka Klemenčič, KGZS-Zavod Maribor

10:45 – 11:00 Instructions and break out in the three different rooms (Stefano Sala)

11:00 – 12:00 Parallel sessions of the 3 topics

12:00 – 12:15 Sum up session (5 minutes each) of the discussion per topic

12:15 – 13:00 General Discussion – Recommendations regarding soil conservation in the Alpine Region and questions

General moderation: Stefano Sala 

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ROOM 1 – PEATLANDS – Moderator: Angelika Aberhalden

11:00 – 12:00     The role of peatlands in the Alpine Region

  • Overview of alpine peatlands, status and network of experts and actors on national, regional and local level

Sylvia Holzträger, University of Applied Science Weihenstephan, Triesdorf

  • Peatlands in Lombardy Region/in Camonica Valley

            Anna Bonettini, Adamello Park         

  • Open discussion/questions

ROOM 2 – WATER RESOURCES – Moderator: Peter Tramberend 

11:00 – 12:00     Water resources management in the Alps

  • New paradigm of water/drought management on the Alpine Soils.

            Mrs. Ph.D. Andreja Sušnik, Slovenian Environment Agency

  • Agricultural water scarcity and water management in the Italian Alps

            Claudio Gandolfi, Department of Agricultural and Environmental Sciences – Production, Landscape, Agroenergy, University of Milan

  • Open discussion/questions

ROOM 3 – INNER DEVELOPMENT – Moderator: André Mallossek 

11:00 – 12:00     Urbanization and inner development in the Alpine Region

            Frank Weber, Director of the resort for spatial planning in South Tyrol

  • Open discussion/questions

Nuova richiesta UE di hotspot WIFI nei comuni

La Piattaforma per il rurale attira l’attenzione su un appello dell’UE in corso per i comuni: https://wifi4eu.ec.europa.eu/#/home

Ogni comune dell’UE può richiedere una somma una tantum di 15.000 euro per allestire un hotspot WIFI pubblico liberamente accessibile nel comune (ad es. sulla piazza centrale del paese). Il bando avrà inizio il 3 giugno e durerà fino all’esaurimento dei fondi (per un totale di 14 milioni di euro).

BASIS Stammtisch digitale: Co-housing

Co-housing – Costruire e vivere in modo moderno

Martedì, il 19 maggio dalle ore 19:30 alle 21:00 online!

Come funzionano le moderne forme di convivenza? Quali potenzialità ci sono nella nostra regione?

L’accesso online trovate sul sito di BASIS Vinschgau Venosta:

https://basis.space/events/6-basis-stammtisch-digital/

Il programma

 Introduzione e benvenuto
Qual è la tabella dei clienti abituali, breve introduzione di BASIS Vinschgau Venosta e i termini co-housing/co-living

Parte principale
Brevi contributi degli esperti, esempi pratici, discussione aperta moderata e scambio di esperienze dei partecipanti

Chiusura
Sintesi delle argomentazioni, riconoscimento, proseguimento e follow-up

L’evento è organizzato da BASIS Vinschgau Venosta, in collaborazione con Plattform Land, Cohousing Südtirol e arch.academy.

Questa tavola rotonda sarà il primo evento su questo argomento. Nei prossimi mesi si svolgeranno eventi di follow-up per sviluppare un concetto globale sostenibile!

1. Newsletter Impuls4Action

Il primo Newsletter April 2020 Impuls4Action (in inglese) è stato pubblicato.

Si cerca un villaggio rurale “smart” per un progetto dell’UE

L’Unione Europea cerca attualmente altri 12 “smart rural villages” in Europa per sostenerle nel loro lavoro e per imparare da loro durante il periodo del progetto!

Se la vostra comunità soddisfa i criteri, è sufficiente compilare il modulo online entro il 5 maggio 2020: https://form.jotformeu.com/E40/smart-rural-application

Qui trovati i criteri (per le comunità con un massimo di 15.000 abitanti.)

È importante che ci sia una persona nella rispettiva comunità che, grazie alla sua conoscenza dello sviluppo (intelligente) della comunità, possa non solo compilare il modulo di domanda, ma anche accompagnare il processo verso un “villaggio rurale intelligente” a livello locale.

La Piattaforma per il rurale, che si impegnata per un’area rurale vivace, accoglie con favore l’iniziativa, che si inserisce anche nelle attività della rete EUSALP. Ulteriori informazioni sui “smart villages” nel quadro del processo di EUSALP si trova sul link: https://www.alpine-region.eu/events/smart-villages-common-perspective-through-different-visions

Rapporto Management degli spazi e edifici vuoti – rivista degli Architetti di Trentino 2019

Piattaforme e network per la riattivazione delle aree montane

di Ulrich Höllrigl e André Mallossek

Le aree interne -soprattutto quelle montane- richiedono oggi strategie innovative per un equilibrato sviluppo delle proprie potenzialità e per il mantenimento sostenibile delle proprie dinamiche vitali sempre più intaccate da logiche di sviluppo estranee alla natura dei luoghi.

La sottile ma sempre più chiara inversione di rotta che sembra registrarsi in tal senso -orientata tra l’altro da strumenti di tutela e nuove tendenze nel turismo e nei modi di vivere la montagna- fa ben sperare rispetto alla possibilità di radicamento di tali strategie.

In questo contesto, in Alto Adige è nata la “Piattaforma per il rurale” con l’obiettivo di mantenere vive e salvaguardare la qualità della vita delle zone rurali che accolgono oltre la metà della popolazione sudtirolese in qualità di sede di lavoro e di attività economiche ma anche di spazio vitale e luogo di svago e promuovere un utilizzo intelligente dei terreni e dei beni immobili dismessi in un contesto che vede sempre meno suoli liberi disponibili e che quindi richiederà sempre di più indirizzi a “consumo di suolo zero” che tuttavia non impediscano lo sviluppo economico di tali zone.

La Piattaforma è nata come associazione d’interesse nell’autunno del 2013 da una cooperazione tra Unione Agricoltori e Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano e fondata come associazione nel aprile 2017, gli altri membri sono la Provincia autonoma di Bolzano-Südtirol, la Camera di Commercio di Bolzano, l’Associazione Provinciale Artigiani, Assoimprenditori Alto Adige, Unione albergatori e pubblici esercenti, l’Associazione liberi professionisti Alto Adige e la Federazione Raiffeisen Alto Adige. I nuovi membri dal 2018 sono il Katholischer Verband der Werktätigen (KVW-ACLI), il Südtiroler Jugendring e l’Associazione delle Residenze per Anziani dell’Alto Adige. Ultimamente si è anche aggiunto l’Ordine degli Architetti di Bolzano.

L’intento è quello di promuovere il networking e la collaborazione con organizzazioni estere, soprattutto dell’arco alpino e naturalmente anche con altri partner sudtirolesi.

Progetto pilota “Management degli spazi ed edifici vuoti”

Dall’estate 2017 come sperimentazione concreta delle potenzialità di questi temi è stato attivato il progetto pilota “Management degli spazi ed edifici vuoti”.

Il progetto pilota è iniziato in tre comuni: Chiusa/Klausen, San Leonardo in Passiria/St. Leonhard im Passeier e Termeno/Tramin.

In primo luogo, gli spazi vuoti per il progetto pilota sono stati definiti in coordinamento con il dipartimento provinciale competente e il consorzio dei comuni ed è stata richiesta una registrazione a livello provinciale per poterli utilizzare in futuro da altre autorità locali. Il primo passo è stata l’effettiva indagine sulla percentuale degli spazi/edifici vuoti.

Alla fine dell’anno 2017 sono state aggiunti i comuni di Trodena/Truden e Caldaro/Kaltern.

190204_Leerstandsmanagement - Phasen - fasi

Le fasi di lavoro e i risultati raggiunti

  1. Registrazione dello stato attuale: registrazione degli spazi ed edifici vuoti/capacità immobiliari e di altri fattori rilevanti da parte del comune stesso sulla base di definizioni e procedure concordate e applicabili a livello provinciale.
  2. Sensibilizzazione: serate informative come stimolo per il processo di coinvolgimento della popolazione e di determinazione dei bisogni per il rispettivo sviluppo interno.
  3. Digitalizzazione: coordinamento con la Provincia Autonoma di Bolzano-Südtirol e il consorzio dei comuni per quanto riguarda il software GIS uniforme e il suo ulteriore sviluppo per la gestione degli spazi ed edifici vuoti.
  4. Consultazioni iniziali: organizzazione di una “giornata di sviluppo interno” con consulenze iniziali gratuite per le persone interessate nella comunità da parte di architetti (ristrutturazioni) e KVW/ACLI Arche (edilizia residenziale sovvenzionata, accessibilità) o altri esperti; esposizione simultanea della gestione degli spazi ed edifici vuoti con i migliori esempi dell’Alto Adige/Südtirol.

La fase attuativa è attualmente in fase di programmazione.

Risultati finora ottenuti:

  • definizione di criteri per la classificazione degli edifici e spazi vuoti a livello provinciale e in collaborazione con l’ufficio provinciale competente;
  • rappresentazione grafica degli spazi ed edifici vuoti su scala provinciale in collaborazione con la provincia e il consorzio dei comuni;
  • elaborazione di indagini complessive su comunità pilota presentate in occasione della conferenza annuale nel cui contesto è stata proposta una mostra sulla gestione degli spazi ed edifici vuoti nelle cinque comunità pilota;
  • sperimentazione e promozione della “Giornata dello sviluppo interno” con consulenze iniziali gratuite per le persone interessate nei comuni.

Prospettive

Secondo la nuova legge urbanistica provinciale “Territorio e Paesaggio” che è stata approvata il 10 luglio 2018 e che entrerà in vigore il 1° gennaio 2020, tutti i comuni dell’Alto Adige/Südtirol dovranno “individuare, attraverso la pianificazione comunale, all’interno dell’area urbanizzata la capacità edificatoria residua, ovvero le aree ancora edificabili e il patrimonio edilizio pubblico e privato non utilizzato o sottoutilizzato idoneo al recupero o al riuso” [Articolo 17 (6) b].

Per questo la gestione degli edifici e spazi vuoti diventerà un tema di sicuro rilievo, se non altro per soddisfare un obbligo normativo, è la ricerca di una metodologia condivisa sarà prossimamente estensibile anche ad altri comuni dell’Alto Adige/Südtirol.

In accordo con l’amministrazione provinciale competente e il consorzio dei comuni sono utilizzati degli standard prestabiliti che saranno applicati e sviluppati uniformemente anche nel settore del software. Una formazione dei tecnici dei comuni in questo settore deve essere definita e realizzata.

Saranno inoltre analizzati i finanziamenti in modo più dettagliato e elaborate proposte adeguate.

Nel 2019 seguiranno altre giornate sullo sviluppo interno con consultazioni iniziali gratuite per le persone interessate.

Fonte: Trimestrale di informazione dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Trento, www.a-architettitrento.it 01/2019

Convegno annuale “Generazioni – vivere & abitare nel paese” il 30 Maggio 2019 dalle ore 9 alle 13 a Sarentino

Il convegno annuale della Piattaforma per il rurale „Generazioni – vivere & abitare nel paese“ si terra giovedi il 30 Maggio 2019 dalle ore 9 alle ore 13 a Sarentino.

Il tema è la convivenza intergenerazionale sullo sfondo del cambiamento demografico nelle zone rurali. Sulla base di presentazioni, esempi e discussioni con esperti e persone coinvolte, saranno presentati diversi aspetti e possibili migliori esempi.

Programma “Generazioni – vivere e abitare nel paese”

La registrazione è possibile fino al 27.05.2019:

Email: info@plattformland.org

oppure

Tel.: +39 0471 999 335

rapporto del convegno autunnale 2018

Logo ALPJOBS

Per molto tempo la Val Venosta ha attraversato un periodo economicamente difficile. Oggi ha fatto il collegamento, economicamente e in termini di qualità della vita. Eppure, secondo una conferenza della “Piattaforma per il rurale” a Silandro, molti giovani qualificati stanno emigrando.

Karin Meister ha recentemente spostato il suo centro di vita in Val Senales, lontano dai centri urbani in un’area remota. È lì che la madre riesce a conciliare famiglia e carriera. Decisivo: grazie al suo home office e al networking digitale, a volte può lavorare da casa. “Smart Working” è la parola magica, e lei la vede come un modello per molte madri ben addestrate, “che possono così svolgere un lavoro impegnativo con responsabilità più indipendente dal tempo e dal luogo”.

Karin Meister è ancora l’eccezione nel mondo del lavoro altoatesino. Ma questo dovrebbe cambiare. Ciò è emerso chiaramente nella Schlandersburg a Silandro, dove la conferenza autunnale della “Piattaforma per il rurale” ha affrontato la questione dell’occupazione giovanile nelle zone rurali – con particolare attenzione alla situazione in Val Venosta.

Lavori qualificati – giovani emigranti

Ciò ha rivelato una situazione paradossale: da un lato, la Val Venosta può oggi offrire molti posti di lavoro – in alcune aziende internazionali anche con alte qualifiche, buone retribuzioni e opportunità di carriera. Eppure i giovani specialisti emigrano o non ritornano dopo gli studi. Lo ha sottolineato Urban Perkmann dell’Istituto di ricerca economica (WIFO) della Camera di commercio di Bolzano.

Sulla base di un’indagine tra i giovani abitanti della Val Venosta ha mostrato come la Val Venosta potrebbe diventare un luogo di lavoro ideale: “Sarebbe necessaria una ‘Silicon Vinschgau’: elevata competenza digitale tra i cittadini, la pubblica amministrazione e le imprese, nonché strutture come la banda larga”. L’accessibilità – digitale e per le strade – è un punto debole del quartiere. Dall’altro lato, c’è anche il modello di successo della Vinschger Bahn. Egli vede anche un pericolo se l’amministrazione pubblica centralizza i propri servizi e quindi ritira posti di lavoro qualificati. D’altro lato, la Val Venosta ha alcune società internazionali altamente specializzate. “Solo questi sono poco conosciuti”, dice Perkmann. Enrico Zuliani di Hoppe s.p.a. ha confermato di essere alla disperata ricerca di lavoratori qualificati: “Avremmo bisogno di 40 apprendisti in Val Venosta, ma erano interessati solo dieci persone. Zuliani ha progettato un catalogo di misure per le aziende della Val Venosta per renderle più attraenti per i giovani lavoratori qualificati: “Hanno bisogno di un lavoro con senso e responsabilità. Naturalmente, la retribuzione gioca un ruolo importante, ma anche le opportunità di carriera, le gerarchie piatte e le decisioni rapide. Vogliono sfruttare tutte le nuove possibilità di comunicazione e vogliono modelli di lavoro flessibili – sia temporalmente che localmente”.

Anche la Val Venosta ha i suoi punti di forza. Lo ha sottolineato non solo Perkmann, ma anche Cassiano Luminati del Polo Poschiavo della Svizzera. Come molte regioni alpine, la Val Venosta ha un’elevata qualità della vita – paesaggio, possibilità di svago, economia e strutture funzionanti, sicurezza, qualità della vita, ecc. Nell’ambito del progetto ALPJOBS – un sottoprogetto di EUSALP – Luminati ha esaminato alcune piccole regioni alpine per scoprire quanto siano bravi datori di lavoro. Il risultato: quando le regioni si affidano ai propri punti di forza regionali e sviluppano strategie ideali intorno a loro, le persone vanno bene. Alcuni punti come regione turistica, la Valposchiavo come regione biologica al 100%, ecc.

È importante che queste regioni si scambino le loro esperienze e continuino ad offrire ai giovani una buona istruzione e le strutture necessarie. Secondo l’incontro della Piattaforma per il rurale, il compito principale dei politici, della pubblica amministrazione, delle imprese e dei datori di lavoro è quello di continuare a lavorare su questo tema, di fare rete e di lottare per la cooperazione invece di pensare in modo competitivo.

Cooperazione con l’agricoltura

Anche l’agricoltura dovrebbe beneficiarne. Dopo tutto, attraverso il suo lavoro in campagna è una spina dorsale della qualità della vita nelle Alpi, alcuni partecipanti al dibattito hanno subito notato, tra cui il nuovo consigliere Franz Locher: “È importante che i consumatori domestici e l’economia, compresa l’agricoltura, lavorino insieme. C’è ancora del potenziale”.

Pendolari di confine con la Svizzera

L’Alta Val Venosta sta lottando con una migrazione speciale. Anche il giovane imprenditore edile Michael Hofer è alla ricerca di molti lavoratori a Prato, che però preferiscono spostarsi nella vicina Svizzera: “Con i loro salari significativamente più alti, le aziende presenti attirano i nostri nuovi operai appena formati”, ha lamentato Hofer e ha fatto appello ai consiglieri Locher e Jasmin Ladurner, presenti, “che la politica sta affrontando questo problema”.

Nel complesso, tuttavia, tutti gli interessati erano fiduciosi che le opportunità e i punti di forza della Val Venosta avrebbero prevalso. Se tutti sono disposti ad utilizzare una buona e duplice formazione, modelli di orario di lavoro e cooperazione insieme, la Val Venosta, come molte zone rurali dello spazio alpino, può essere un buon datore di lavoro per i giovani in futuro, ha riassunto alla fine Leo Tiefenthaler, vicepresidente della Piattaforma per il rurale. Karin Meister ne è un esempio con il suo modello di lavoro flessibile.

 

Logo EUSALPThis project is co-financed (ARPAF fund) by the European UnionLogo EU

Sfruttare meglio gli spazi ed edifici vuoti – Rapporto sulla conferenza annuale 2018

La gestione efficiente del territorio, che da un lato protegge preziosi terreni culturali e dall’altro consente il necessario sviluppo dell’edilizia residenziale e dell’economia, sta diventando sempre più importante. La gestione degli spazi ed edifici vuoti svolge un ruolo centrale in questo contesto. Il tema della riunione annuale della piattaforma per il rurale, svoltasi a Chiusa il 31 maggio 2018, è stato il seguente: come utilizzare meglio gli spazi ed edifici vuoti e perché la gestione degli stessi rende le zone rurali più attraenti?

Negli ultimi decenni l’Alto Adige si è sviluppato molto bene. Uno dei motivi è stato l’investimento in infrastrutture, aree residenziali e zone commerciali. Ora l’accento deve essere posto di più sulla protezione dei preziosi terreni culturali – tra le altre cose da una gestione degli spazi vuoti, ha detto il governatore della provincia Arno Kompatscher alla conferenza annuale della Piattaforma per il rurale. Il governo provinciale ha già compiuto passi importanti: “La BLS sorveglia gli spazi vuoti negli immobili commerciali e gestisce una banca dati. Attualmente, sono inclusi circa 500 immobili vacanti. Ogni anno vengono mediate tra 100 e 120 proprietà”. Ogni proprietà utilizzata consente di risparmiare spazio prezioso per la coltivazione. La provincia sta inoltre perseguendo un nuovo approccio in materia di sviluppo interno per quanto riguarda le sovvenzioni. “In passato il nuovo edificio era ben supportato, il che significava che era più interessante costruirne uno nuovo. Da alcuni anni, l’uso di edifici esistenti è sempre più promosso – in tutto il paese, il che rappresenta un vantaggio per le zone rurali a causa dei prezzi un po’ più bassi”. Con la nuova legge sulla promozione dell’edilizia abitativa, la provincia Inoltre, le modifiche d’uso devono diventare più semplici. Anche Leo Tiefenthaler, vicepresidente della Piattaforma per il rurale, si è pronunciato a favore di un migliore sostegno alle proprietà esistenti. L’equilibrio tra la tutela del paesaggio culturale e il necessario sviluppo economico non è facile, ma fattibile.

La nuova legge provinciale per lo spazio e il paesaggio prevede l’introduzione di confini per gli insediamenti. Si tratta anche di una misura di protezione delle aree esterne all’area di insediamento. Nell’area di insediamento, i comuni saranno i principali responsabili della politica di insediamento, ha riferito Frank Weber, Direttore del Dipartimento Natura, Paesaggio e Sviluppo territoriale. “Un cambiamento culturale è anche la nuova commissione comunale per lo spazio e il paesaggio, che ora è composta solo da esperti”. La regione Baden-Württemberg in Germania si affida alle sovvenzioni per coloro che utilizzano i cubi esistenti. “Soprattutto le ristrutturazioni sono generosamente sostenute, ma anche la demolizione e la ricostruzione”, ha detto il ministro delle zone rurali Peter Hauk. I comuni hanno il compito di incentivare lo sviluppo interno. Secondo Hauk, il denaro proviene dalla regione.

Anche il consumo di suolo è un tema importante in Svizzera, soprattutto dopo il referendum del 2013, in cui la popolazione si è espressa a favore di una migliore protezione del territorio culturale. Di conseguenza, la designazione delle zone di costruzione è stata resa più difficile. La designazione di un nuovo terreno edificabile è subordinata alla quasi totale mancanza di terreno edificabile”, ha dichiarato Lukas Bühlmann, direttore dell’Associazione svizzera per l’assetto del territorio. Allo stesso tempo, i terreni edificabili non utilizzati nonostante la riassegnazione vengono “mobilitati”, ossia tassati con un’aliquota più elevata o addirittura espropriati. Ulteriori misure di protezione delle superfici coltivate comprendono una maggiore riconsacrazione e il superamento dei vuoti tra gli edifici, ossia la compattazione interna. Tuttavia, una gestione efficiente degli spazi vuoti non solo protegge i preziosi terreni culturali, ma aumenta anche l’attrattiva di una città. “Nei comuni svizzeri si stanno rivitalizzando i negozi abbandonati, ad esempio un parrucchiere gestisce contemporaneamente un bar nel negozio o il negozio è utilizzato dagli agricoltori locali come area di vendita di prodotti regionali. Altrove, una parte delle entrate provenienti dagli appartamenti in affitto ai piani superiori è utilizzata per mantenere l’affitto dei locali commerciali al piano terra il più basso possibile. “Questo ci ha anche permesso di riempire alcuni negozi vuoti, di cui ha beneficiato l’intera città”. Un’altra misura è “La locanda è la tua”, dove le strutture interessate possono affittare solo per un mese. Anche l’uso intermedio è molto richiesto. Per una gestione efficace degli spazi vuoti è essenziale conoscere e registrare gli spazi vuoti nelle comunità.

L’anno scorso la Piattaforma per il rurale ha quindi lanciato il progetto pilota “Gestione degli spazi ed edifici vuoti”. Gli spazi ed edifici vuoti sono oggetto di indagine in cinque comuni. L’obiettivo è quello di estendere il progetto a tutto l’Alto Adige. Uno dei cinque comuni è Termeno. “Abbiamo intervistato appartamenti e immobili commerciali liberi. A Termeno, 37 appartamenti e 26 edifici sono vuoti, il che corrisponde alla superficie abitabile di circa 340 persone. Se qui si dovessero designare nuove zone residenziali, ci vorrebbero circa 3,5 ettari di terreno culturale”, ha calcolato il sindaco Wolfgang Oberhofer. San Leonardo in Passiria è anche un comune che ha rilevato i posti vacanti. Alcuni immobili residenziali sono anche vacanti, anche se l’obiettivo del comune è sempre stato quello di evitare spazi ed edifici vuoti, ha detto il vicesindaco Josef Pichler. Nel ciclo conclusivo dei colloqui, Lukas Bühlmann, Leo Tiefenthaler, il consigliere della provincia Richard Theiner e il vicesindaco di Chiusa Stefan Deporta hanno discusso le misure per la gestione degli spazi vuoti e la nuova legge per lo spazio e il paesaggio. Per il presidente della Piattaforma per il rurale, Andreas Schatzer, la Piattaforma per il rurale contribuisce a sostenere il percorso intrapreso dai politici per un migliore utilizzo delle risorse. Anche iniziative come il progetto pilota “Gestione degli spazi ed edifici vuoti” e la conferenza potrebbero contribuire a questo obiettivo.

PL2018_Bühlmann, Tiefenthaler, Theiner, Deporta

 

 

 

 

Discussione con il direttore Lukas Bühlmann (CH), il presidente Leo Tiefenthaler, il consigliere della provincia Richard Theiner e il vicesindaco Stefan Deporta.

Convegno annuale „Edifici vuoti e sviluppo interno“ il 31 Maggio 2018 a Chiusa

Il convegno annuale della Piattaforma per il rurale „Edifici vuoti e sviluppo interno“ si terrà giovedì il 31 Maggio 2018 dalle ore 9 alle ore 13 nella sala Walther (un ex edificio vuoto) a Chiusa.

Il tema è la gestione degli spazi e degli edifici vuoti, soprattutto in rispetto alla nuova legge territorio e paessaggio.  L’evento prevede interventi, esempi e dibattiti con gli esperti della politica, dei comuni e dell’economia con l’obiettivo di presentare nuovi modelli per quanto riguarda l’edilizia abitativa e le zone commerciali coinvolgendo anche l’utilizzo degli edifici vuoti.programma del convegno 2018

Qui si trova il programma del convegno 2018.

Iscrizione possibile entro il 28 Maggio 2018:

Email: info@plattformland.org

oppure

Tel.: +39 0471 999 335

 

 

Imagine: TV Klausen/Chiusa